Una recente ricerca medico scientifica ha dimostrato in via preliminare ma promettente l’ efficacia del trattamento PRP nel combattere l’ alopecia areata che attualmente risulta essere per i pazienti una condanna senza appello.
Uno studio scientifico randomizzato, in doppio cieco, con controllo attivo ha valutato il trattamento della alopecia areata (AA) con la tecnica innovativa PRP (plasma ricco di piastrine). La terapia non invasiva che utilizza il plasma ricco di piastrine per indurre un processo di rigenerazione tissutale follicolare ha già dimostrato efficacia nel trattamento della calvizie comune denominata alopecia androgenetica.
Alopecia areata
L’ alopecia areata (AA) è una condizione autoimmune comune, che causa la perdita di capelli indotta da infiammazione. Questa malattia attualmente ha possibilità terapeutiche molto limitate, e nessun trattamento è curativo o preventivo. La terapia con il PRP (plasma ricco di piastrine) è emersa come una nuova modalità di trattamento in dermatologia. Una ricerca recentemente condotta e pubblicata sul British Association of Dermatologists ritiene che la stessa potrebbe avere un ruolo benefico nel trattamento dell’ alopecia areata.
La ricerca ha eseguito i trattamenti su 45 pazienti con il sistema randomizzato e a doppio cieco sui pazienti infiltrando su metà testa PRP o placebo. Tre trattamenti sono stati somministrati per ogni paziente, ad intervalli di 1 mese. Dopo un anno si è proceduto a valutare i fattori caratteristici della patologia.
La risposta individuata nei pazienti trattati con il PRP è stata positiva. Si è verificato un significativo aumento nella ricrescita dei capelli, una diminuzione della distrofia follicolare ed una riduzione della sensazione di bruciore o prurito. Si è verificata una proliferazione cellulare nei pazienti trattati con il PRP. Non sono stati osservati effetti collaterali.
Questa prima ricerca sul trattamento dell’ alopecia areata con il PRP evidenzia l’ utilità del trattamento nei pazienti soggetti a questa patologia. Dovranno seguire ulteriori ricerche per confermare il grado di efficacia della terapia.